Elegante centro turistico che chiude a levante il tratto di costa ligure denominato "Riviera dei Fiori", adagiato sull'ampia insenatura ad arco che si estende tra capo Mele e capo Santa Croce (baia del Sole). Il suo nucleo vecchio si allinea lungo il mare, mentre la parte moderna della città sorge più all'interno, alle pendici delle alture coperte di ulivi e sulle quali sono Moglio e Solva. Misteriose sono le sue origini: la leggenda la vuole fondata da Adelasia, ipotetica figlia di Ottone I di Sassonia e sposa di Aleramo, suo precettore, con cui fuggì dalla corte per trovare rifugio in uno degli angoli più seducenti della Riviera, dove avrebbe avuto origine la stessa stirpe degli Aleramici. La fondazione del nucleo primitivo sarebbe avvenuta secondo altri dai Benedettini, per altri ancora dagli abitanti di un antico Castrum Tiracii, castello posto a guardia del Monte Tirasso. Infatti, verso la fine del secolo IX, gli abitanti insediatisi sulle alture circostanti si trasferirono sulla spiaggia, dedicandosi alle attività marinare.
Feudo dei Benedettini della Gallinara (secolo XI), fu una villa venduta nel 1303 al Comune di Albenga, da cui riuscì ad emanciparsi soltanto all'inizio del secolo XVI. Soggetto a frequenti incursioni piratesche, nel 1521 dette inizio alla costruzione delle mura di cinta e nel 1528, con 18 galeoni, partecipò con Genova alla guerra contro i Francesi. Affrancato definitivamente nel gennaio 1540 con atto del Senato della Repubblica ed eretto in podesteria, sviluppo una notevole attività commerciale intrecciando rapporti e scambi con la Spagna, Germania e le Fiandre, e nel 1571 partecipò, con una propria flotta, alla battaglia di Lepanto. Sottomesso per breve tempo ai Savoia (... durante l'invasione del 1625), rimase sotto Genova fino alla conquista napoleonica e fu annesso al Regno di Sardegna dopo il Congresso di Vienna.
La parrocchiale di Sant'Ambrogio, con alto campanile cuspidato, risale al secolo XI; l'edificio, riedificato e ampliato in epoca rinascimentale tra il 1455 e il 1507, ha la facciata rifatta nel 1896 con portale centrale in ardesia del 1511. L'interno barocco conserva dipinti di Giovanni Andrea De Ferrari Madonna, Santi e anime purganti, di Giulio Benso Santa Lucia di Giovan Battista Castello Pentecoste.
Al XVI secolo appartengono un torrione sulla riva del mare e tratti delle antiche mura, il convento dei Cappuccini (nell'interno una copia di Macrino d'Alba ed un Crocifisso in avorio del Settecento ed il palazzo Brea con bel portale.
L'oratorio di Santa Caterina d'Alessandria risale, nelle forme attuali, al secolo XVII e conserva nell'interno sta tue lignee del Maragliano. Pure seicenteschi sono il convento di Sant'Andrea, la chiesa della Madonna del Popolo, l'oratorio di Sant'Erasmo ed il palazzo Scofferi; settecentesco è il palazzo Ferrero de Gubernatis, restaurato nel secolo scorso. La chiesa della Madonna delle Grazie, in zona Castello, eretta nel 1266, è stata ricostruita nel 1488 e rimaneggiata in epoche successive. Rimangono, a levante di capo Santa Croce, le rovine della chiesa di Sant'Anna ai Monti, la primitiva parrocchiale di Alassio eretta lungo la via Romana intorno al Mille.
Conserva parte delle antiche strutture la Chiesina di Santa Croce, preceduta da portico, costruita nei secolo XI-XII sul capo omonimo. Il santuario della Madonna della Guardia sul monte Tirasso (secolo XII) fu rimaneggiato nei secolo XVI e XVII. In località Vegliasco è conservata una torre circolare del secolo XVI, antico luogo di difesa in posizione dominante il mare. Sulle colline fra Alassio ed Albenga si può ripercorrere un tratto di 5 km del l'antica via romana Giulia Augusta, affiancata da alcuni monumenti sepolcrali dell'epoca. Noto come centro climatico e di villeg giatura sin dalla fine dell'Ottocento, Alassio ha visto potenziare con ritmo costante le sue attrezzature turistiche ed alberghiere, che hanno favorito un continuo aumento delle presenze, specialmente dalla Germania. Particolarmente sviluppate sono pure le attività connesse con il turismo ed in particolar modo l'industria edilizia (recente è l'ammodernamento degli alberghi), il commercio e l'artigianato (lavorazione del legno e del fer ro, e confezione di articoli di abbiglia mento).
L'agricoltura è rimasta ancorata alle attività tradizionali (specie alla coltivazione dell'ulivo). Porto turistico, a ridosso del capo Santa Croce, con diga foranea con banchina di 500 m verso nord, due moli di sotto flusso e 5 pontili. Dispone di circa 400 posti barca. Il "muretto" di Alassio: un ritrovo caro alle manifestazioni turistiche, punto di riferimento obbligato per celebrare il rito estivo delle vacanze balneari. Dopo la metà di agosto la stagione raggiunge il suo clou con l'elezione tradizionale di "Miss Muretto". Il "muretto", un comune muro di sostegno del terrapieno dei sovrastanti giardini pubblici, è celebre per le centinaia di piastrelle in ceramica dove sono eternate le firme autografe di tante celebrità che hanno soggiornato ad Alassio. Troviamo Hemingway e Soldati, Charlie Chaplin e Macario, i più noti divi della canzone, i calciatori italiani campioni del mondo (Spagna 1982), che vennero in ritiro ad Alassio. Recentemente è stato aggiunto il gruppo scultoreo dei fidanzatini di Peynet, seduti sul muretto. |