Comune della Riviera affacciato sull'insenatura che si estende tra capo Mele e capo
Cervo; comprende la bassa valle del torrente Merula, sulla cui sponda destra è
Molino Nuovo. I quartieri balneari di Marina e Pigna sorgono presso la foce del
torrente. Compreso nella marca aleramica, fu possesso di Bonifacio del Vasto
(1091), dal quale passò ai marchesi di Clavesana fino al 1228 quando pervenne a
Genova. Nel 1321 fu teatro di una battaglia tra Guelfi e Ghibellini, nella quale
morì il ghibellino Vescovo di Albenga, Emanuele Spinola. I Clavesana,
all'estremo ponente della provincia, hanno lasciato nel borgo di Andora la torre
del castello eretto fra il 1220 e il 1240 e la chiesa tardoromanica dei Santi
Giacomo e Filippo, costruita su modello della cattedrale di Albenga, ma non
priva di influenze gotiche. Ai piedi del colle, il grande ponte romanico a dieci
arcate sul torrente Merula ricorda il passaggio millenario della strada costiera
ricalcata dalla via Giulia Augusta. La chiesa dei Santi Giacomo e Filippo è una
costruzione restaurata con portale strombato a fasci di colonnine e con archetti
in facciata. L'interno, a tre navate absidate, è sostenuto da grandi colon ne a
pilastri e si presenta in pietra a vista. Il campanile, a pianta quadrata, era
in origine la torre d'accesso al castello medievale, di cui restano poderosi
avanzi delle mura. Altre testimonianze del l'epoca medievale sono il Torrino,
costruito dai genovesi nel XVI secolo , contro gli attacchi dei Barbareschi, una
fontana ed alcune piccole torri d'osservazione sui colli circostanti. Ruderi di
un acque dotto romano sono conservati al Gombasso. Al XV secolo risalgono la
chiesa di San Giovanni Battista e la canonica del la chiesa barocca di Rollo. La
frutticoltura e l'orticoltura man tengono ancora una grande importanza
economica, anche se il recente sviluppo della stazione balneare di Andora Marina
ha introdotto il turismo tra le componenti maggiori del reddito comunale. Il
porto turistico, dotato di sei pontili, può ospitare 670 imbarcazioni. |