Centro industriale e portuale disteso in
prossimità dell'omonimo Capo, dal quale si gode una magnifica vista su Savona,
all'estremità settentrionale dell'ampia rada. Sant'Ermete e Segno sono a monte
del capoluogo lungo la valle percorsa dal torrente Segno, i cui rami sorgentizi
sono sul versante meridionale della Rocca dei Corvi (792 m). L'antica Vada
Sabatia si sviluppò nel secolo 11 a. C. intorno ad un campo militare
romano, nella prima fase di romanizzazione della Liguria. Divenne municipio
romano e importante nodo all'incontro delle vie consolari provenienti da Genova,
da Tortona e dalla costa occidentale. Distrutto dai Longobardi (641), rifiorì
sotto i Franchi e dal secolo VI1 al 1X fu sede vescovile. Fece parte dei
possessi dei marchesi Del Carretto e dei marchesi di Ponzone, passando poi alla
Repubblica di Genova sotto la quale, eretto in Podesteria, il porto ebbe un
forte e costante sviluppo commerciale. Vado fu patria della famiglia di Publio
Elvio Pertinace, effimero imperatore romano nel 193 d.C. Segno, munito di un
castello più volte conteso, appartenne ai marchesi Del Carretto che nel 1193 lo
vendettero a Genova insieme alla valle di Vado. Praticamente nulla è rimasto
dall'antica città, salvo i resti, inglobati nelle strutture del municipio
cittadino e visibili ne gli scantinati dell'edificio, di una casa romana. Delle
fortificazioni seicentesche rimane il forte con batterie. La parrocchiale è una
ricostruzione, in forme barocche, del XVIII secolo (restaurata dopo l'ultima
guerra), ad unica navata sormontata da cupola; la facciata è ornata da statue
ottocentesche di A. Brilla.1 ruderi del castello medievale dei Del Carretto
dominano l'abitato di Segno, nei pressi del quale è l'antica cappella di San
Bernardo. Costruzioni di origine medievale, a due navate, sono la chiesa di
Sant'Ermete e la cappella di San Genesio, nelle vicinanze del capoluogo. Il
Museo Civico di Villa Groppallo raccoglie materiale di epoca romana, proveniente
dalla zona archeologica di Vada Sabatia, e medievale, oltre ad una ricca
collezione di monete (II-V secolo ).La Pinacoteca possiede dipinti di scuola
genovese, lombarda e spagnola dei secoli XVI-XVII-XVIII. Opere originali, calchi
e bozzetti di Arturo Martini (1889 1947), sono conservati nella casa in cui
visse per molti anni lo scultore trevigiano; dello stesso sono, nell'abitato, i
monumenti ai Caduti e a don Queirolo. Sotto il profilo economico assai
sviluppate sono le funzioni portuali, con un traffico che riguarda quasi
esclusivamente gli oli minerali: nella rada vadese possono attraccare senza
bisogno di opere di protezione navi fino a 250.000 t di stazza lorda per
rifornire l'oleodotto Savona San Martino di Trecate (Novara), lungo 145 km e con
una portata oraria di 43.000 l.; vi sono inoltre un silos cerealicolo con una
capacità di 50.000 t e i cantieri navali. Nella zona portuale, al confine con
Bergeggi, si trova il molo d'imbarco dei traghetti per la Corsica (Ajaccio,
Bastia, Calvi). Nell'immediato entroterra è stata attrezzata un'area di
insediamenti produttivi, direttamente collegata con l'attività del porto, ed è
stata installata una centra le termoelettrica. |