Varazze - Museo dell´Alpicella Il borgo sorse adiacente alla stazione dell'Impero romano denominata Ad Navalia. La prima citazione ufficiale del nome, indicata sulla Tavola Peutingeriana, fu nel X secolo con il toponimo Varagine. Fu conteso da Savona e Genova per la fiorente attività cantieristica. Si costituì in comune autonomo nel 1227 ed ereditato dai Malocello che vendettero il borgo alla Repubblica di Genova nel 1290. La repubblica lo eresse in podesteria, ottenendo dalla nuova istituzione ampi territori e giurisdizioni tra cui Celle Ligure e Albissola . Seguì le sorti di Genova, ottenendo propri Statuti, fino al 1798 anno in cui Napoleone decretò lo scioglimento della repubblica e l'annessione in territorio francese. Divenne parte del Regno di Sardegna (1815), e del Regno d'Italia (1861). Di interesse storico artistico: la collegiata di S. Ambrogio, eretta nel 1535 su di una precedente del XIV sec, e il palazzetto, ex sede comunale, su cui e’ visibile la statua di Jacopo da Varagine, nella piazza a lui dedicata.
Il monumento
Presso il borgo di Alpicella si trova l’area archeologica scoperta nel 1977. Sono stati trovati un gran numero di reperti che testimoniano la presenza dell’uomo fin dal Neolitico medio. Il materiale ritrovato è oggi custodito nel Museo Archeologico di Alpicella.
L’area di Alpicella è caratterizzata dalla presenza di menhir, incisioni rupestri e pietre à polissoir. Sulle pendici del monte Priafaia si può inoltre percorrere un’antica strada megalitica. Sentieri e siti archeologici sono ben segnalati. L’area presenta anche interessanti edifici rurali costruiti con una tecnica simile a quella occitanica-spagnola che s’incontra sui Pirenei.
Immagini
|