Borgo sparso delle Alpi Liguri
situato nella valle del Neva, sulla sponda sinistra del torrente, alla
confluenza del rio Vernea, sorto lungo l'antica "strada del Sale" per
il Piemonte (Garessio) che scavalcava il colle di San Bernardo (957 m).
Possesso dei marchesi di Clavesana dal secolo XII, fu compreso nel marchesato di
Zuccarello (secolo XIII) e nel 1623 fu venduto ai Savoia. Acquistato successiva
mente dalla Repubblica di Genova, ne seguì le vicende. Fu saccheggiato dai
Francesi nel 1795. La parrocchiale di Santa Caterina, fronteggiata dall'oratorio
di San Giovanni e fiancheggiata da un campanile di costruzione tardo medievale,
è un semplice edificio di epoca barocca. La pieve di San Martino di Erli,
dell'XI secolo, conserva affreschi posteriori. L'antico borgo dei Bassi, a
pianta ellittica, molto ben conservato, è un significativo esempio di abitato
medievale. L'agricoltura è quella tipica montana e produce olive, frutta,
ortaggi e uva, destinati al consumo familiare e vino Pigato. I castagneti danno
buone raccolte, insieme ai funghi. |