Comune situato tra alte colline nella vallata circolare del rio Ponte, che, lasciate le sue sorgenti sul
versante orienta le della Rocca Grande (m 721), tributa nel torrente Varatella.
L'abitato, in un paesaggio di ulivi, è dominato dall'imponente mole del
castello. Possesso dell'abbazia benedettina di San Pietro dei Monti (secolo IX),
nel 1091 passò a Bonifacio del Vasto e quindi ai Del Carretto (secolo XII), un
ramo dei quali ne assunse il predicato. I Del Carretto vi costruirono un
castello e, manovrando abilmente tra Genova ed i Savoia, ne conservarono la
investitura fino alla fine del secolo XVIII. Occupato dai Savoia nel 1703, fu
annesso al Regno di Sardegna, quale feudo imperiale (che comprendeva anche
Nasino, Arnasco, Cenesi ecc. ) con la pace di Vienna (1735). Il castello dei Del
Carretto è un imponente edificio posto, su robusti bastioni, al sommo
dell'abitato: di origine medievale, esso è stato ricostruito nel secolo XVII e
restaurato nel secolo scorso (arredi sei-settecenteschi nell'interno), assumendo
l'aspetto di palazzo fortificato. Il quartiere sottostante, con case liguri, è
stato abbandonato in seguito a un grave movimento franoso. Nei pressi del
cimitero, la chiesa di San Giorgio conserva affreschi del XV secolo Anche
l'antica parrocchia di Sant'Andrea pericolante non è più aperta al pubblico;
è stata sostituita dalla nuova chiesa di Sant'Andrea costruita in stile
moderno, che accoglie due antichi altari in marmi pregiati policromi e uno
splendido pulpito adorno degli stemmi marmorei dei Del Carretto di Balestrino
(provenienti dall'antica chiesa attualmente non più agibile).
Prodotti locali: nel
territorio comunale prevalgono le coltivazioni dell'ulivo, della frutta (pesche,
albicocche) e delle patate. |