Comune situato ad ovest del capo della Caprazoppa, formato dai centri distinti di Borgio, sulla costa, su un poggio alla sinistra del torrente Bottassano e a
vocazione turistico-balneare, e Verezzi, a 200 m, in stupenda posizione
panoramica sulla collina, alle pendici nord occidentali della Caprazoppa
(291 m), costituito dai quattro nuclei di Poggio, Piazza, Roccaro e Crosa,
di notevole valore ambientale e architettonico, con gruppi di case di tipo
mediterraneo. Burgus Albingaunus e Veretium presentano le
caratteristiche di insediamenti in epoche diverse, con influssi saraceni
nel secondo. Antichi possessi dei vescovi di Albenga, subirono, per brevi
periodi, il dominio dei Del Carretto di Finale e nel 1385 papa Urbano VI
li cedette alla Re pubblica di Genova, di cui seguirono le vicende,
riuniti alla Podesteria di Pietra Ligure. Le due unità amministrative
furono unificate in un solo comune nel 1933. La chiesa già dedicata a
Santo Stefano (e San Pietro), presso il cimitero, attualmente Santuario
della Madonna del Buon Consiglio, eretta tra il XII e il XIII secolo,
conserva intatto della primitiva costruzione il campanile, aperto da due
ordini di bifore e con decorazioni ad archetti pensili; successivi
restauri hanno invece modificato notevolmente l'edificio. L'interno
(frammenti di affreschi dei secolo XIV e XV, altro affresco sulla lunetta
del portale) si presenta ora a due navate, rette da pilastri con archi
decorati in pietre bianche e nere e divise trasversalmente da un muretto.
Una torre di vedetta detta il Torrione, a Borgio, risale al 1564. A Borgio,
la chiesa parrocchiale di San Pietro, con facciata a due ordini compresa
fra due campanili gemelli, è una costruzione di fine Settecento sui resti
di un forte del XVI secolo Alcune case dell'abitato di Verezzi, di epoca
medievale, mostrano nella struttura un'influenza saracena; la chiesa
parrocchiale di questo centro, dedicata a San Martino, venne edificata nel
1626 su una chiesa precedente di cui restano poche tracce nella torre
campanaria. A Verezzi, nel nucleo Piazza, notevoli per pregio ambientale
sono piazza Sant'Agostino e via Roma. Nella piazza, aperta sul mare, si
svolgono in estate gli spettacoli della stagione teatrale all'aperto. A
Borgio è ubicata la grotta di Valdemino, attrezzata turisticamente, la
quale offre una successione di ambienti sotterranei con laghetti di grande
fascino, con delicate concrezioni calcaree, fra cui si contano forme
eccentriche particolari ed esclusive di rara bellezza. Tra la vegetazione
locale sono da segnalare i carrubi, originari del Medio Oriente, molto
rari altrove in Liguria. La principale risorsa per la Popolazione di
entrambi i centri è costituita dal turismo che a Borgio è di tipo
climatico balneare, a Verezzi escursionistico. Il suolo agrario è coperto
da ulivi, mandorli e carrubi. La maggior parte degli addetti all'industria
lavora a Finale Ligure e a Pietra Ligure.
Stagione teatrale all'aperto di Borgio Verezzi. La stagione estiva
nell'incantevole piazza Sant'Agostino a Verezzi iniziò nel 1967 con la
Compagnia del Piccolo teatro di Savona con lo spettacolo Due volti del
Medioevo. Al Comune ed al Comitato manifestazioni culturali si affiancò
I'EPT di Savona, che dal 1972 si assunse il principale ruolo organizzativo
dell'intera stagione teatrale. Quell'anno fu la volta di Antonio e
Cleopatra di Shakespeare; seguirono altri lavori scespiriani come Pericle
Principe di Tiro, goldoniani come il divertente Impresario delle
Smirne, Il Bugiardo, Il Feudatario, Il vero amico... Le
rappresentazioni in prima nazionale seguirono il filo conduttore di una
riscoperta di pièces valide, ma quasi ignote o comunque poco
rappresentate, come la Venexiana di anonimo. Nel 1971 la stagione
teatrale viene coronata dalla consegna del `Premio Veretium', col quale
una giuria di noti critici teatrali dà un riconoscimento ad un atto re
italiano (0 attrice), non solo per la sua bravura, ma anche per la fedeltà
a determinate scelte artistiche, per l'impegno di tutta una carriera. Il
premio consiste nel la riproduzione in oro del `mulino fenicio', simbolo
di Verezzi, antica costruzione sul crinale collinare che sovrasta gli
antichi borghi saraceni. Dal 1982 gli organizzatori decisero di ampliare
l'attività estiva con la `Rassegna del teatro classico per i nostri
giorni', con rappresentazioni tenute da compagnie di giro che utilizzano
le prime due settimane di agosto.
Prodotti tipici: vino
Barbarossa.
Piatti locali: lumache
alla verezzina, raviolini alla salvia. |