Cittadina della Riviera,
distesa in fertile zona pianeggiante alla foce del torrente Nimbalto, tra la via
Aurelia che si snoda al ciglio della bella spiaggia e la ferrovia a monte. Nella
piana, all'interno, si è sviluppato un moderno quartiere residenziale. Verzi è
nell'entroterra nella valle del Nimbalto. Antica villa romana (sul tracciato
della via Giulia Augusta si trova il Pontasso, ponte romano), nel secolo VIII
divenne feudo del monastero benedettino di San Pietro in Varatella e tra i
secoli IX e X subì frequenti incursioni saracene. Passato ai vescovi di Albenga
(secolo XII), fu acquistato, nel 1255, da Oberto Doria il cui figlio Raffo, nel
1309, indusse con proprie agevolazioni gran parte degli abitanti del la zona
Poggio a trasferirsi sulla riva del mare. Quando i Doria furono esiliati (1342),
Loano passò alla Repubblica di Genova che la restituì agli stessi feudatari
nel 1477, ma Corrado III Doria la vendette ai Fieschi nel 1505, ai quali fu con
fermata con diploma imperiale nel 1514. Dopo la congiura dei Fieschi (1547),
l'imperatore tolse loro il feudo ponendolo sotto la giurisdizione del
governatore di Milano e assegnandolo successivamente a Gian Andrea Doria. Ai
Doria, che tennero Loano col titolo di principi, fu confermata l'investitura
anche dal re di Sardegna, al quale era stato assegnata dall'imperatore Carlo VI
nel 1736. Nel 1795 vi si combattè la prima battaglia vittoriosa dei Francesi
sugli Austro-Sardi. Fra i numerosi edifici religiosi e civili che, soprattutto
nei secolo XVI e XVII, arricchirono l'abitato, si distingue per l'austerità
delle sue forme architettoniche il cinquecentesco Palazzo Comunale, già dei
Doria. Costruito negli anni fra il 1574 e il 1578 su disegno di G. Ponzello,
allievo dell'Alessi, ha un portale cinquecentesco in pietra nera, una loggia con
pitture sul fianco sinistro e, nel salone centrale, un pavimento romano a
mosaico del III secolo d. C. proveniente da scavi locali. Un ballatoio collega
il palazzo alla torre pentagonale del 1602 che fungeva da bastione difensivo per
le mura di cinta. Al secolo XVI risalgono pure la chiesa di Sant'Agostino (con
annessi convento e chiostro) e una loggia in largo Colonna, mentre dei primi
anni del secolo successivo sono la costruzione del palazzo del Comandante
(1606), del ponte di San Sebastiano sul Nimbalto (1601), e del con vento di
Monte Carmelo (1603-1608), con chiesa a croce latina sormontata da cupola
(dipinti cinque-seicenteschi di D. Cresti, G.B. Paggi e F. Vanni nell'interno).
Il convento venne fatto edificare dai Doria su un colle prospiciente il mare, ed
è formato dalla chiesa, dall'elegante chiostro e dal cosiddetto
"casotto", residenza dell'illustre famiglia genovese durante i
frequenti soggiorni nel convento stesso. Sempre in quest'epoca (1602) fu
ampliato, per iniziativa dei Doria, il castello medievale dei vescovi di Albenga
e fu eretta (1633-1638) la parrocchiale di San Giovanni Battista, a pianta
decagonale con cupola, ricca nell'interno di tele seicentesche. La porta
dell'Orologio risale al 1774. L'agricoltura riveste ancora una notevole
importanza economica e la piana del Nimbalto accoglie discrete attività
orticole e frutticole. Loano, oltre a svolgere funzioni di mercato, si è
sviluppata negli ulti mi decenni come centro turistico di primaria importanza
nell'ambito provinciale. Il porto turistico, protetto da un molo di 500 m,
dispone di 600 posti barca. |