Centro della Langa savonese, situato sulla sponda sinistra della Bormida di Spigno, poco a valle della confluenza dei rami di Pallare e di Mallare. L'abitato sorge in una plaga
pianeggiante con colli ne che risalgono verso l'Appennino e in direzione del
Monferrato. Rocchetta Cairo è a nord del capoluogo, sulla riva destra della
Bormida, mentre Ferrania e San Giuseppe sorgono più a mezzogiorno. Importante
stazione romana sulla via Giulia Augusta da Vado a Tortona, nel Medioevo subì
l'invasione longobarda (641) e numerose incursioni saracene. Designata come Carium
e compresa nella marca aleramica (secolo X), nel 1091 divenne possesso di
Bonifacio del Vasto, che vi fece costruire un castello, e nel secolo XII passò
ai marchesi Del Carretto. Nel 1202 e nel 1214 alcune parti del feudo furono
cedute a Genova, mentre l'altra parte fu assoggettata al marchesato di Saluzzo
nel 1322. Nel 1339 tutto il feudo fu riunito sotto gli Scarampi di Asti, ai
quali fu confermato dal marchese del Monferrato nel 1419 e dal duca di Milano
nel 1431. Occupata dai Savoia e gravemente danneggiata per il lungo
bombardamento (1625), nel 1630 fu colpita gravemente dalla peste. Insieme agli
altri feudi imperiali fu annessa al Regno di Sardegna con la pace di Vienna
(1735). A Montenotte, nel 1796, il Bonaparte sconfisse gli Austro-sardi. Nel
1863 il nome della località fu aggiunto a quello del paese, divenuto città nel
1956. Vi nacque G. C. Abba (1838-1910), storico e garibaldino. Nell'abitato
disposto a pianta rettangolare, restano tratti della cinta muraria trecentesca
con un torrione e l'ogivale Porta Soprana. Allo stesso secolo appartengono, su
una soprastante collina, le rovine del castello che fu dei Del Carretto e, prima
del loro trasferimento nel palazzo in seguito eretto nell'abitato, degli
Scarampi. La parrocchiale di San Lorenzo, sovrastata da un alto campanile, è
una costruzione del 1630-1640 ripresa nel 1816. Di origine duecentesca, ma in
seguito rifatto nelle sue varie parti, è il con vento francescano di Villa, con
chiostro, chiesa annessa e campanile; trasformata da successive riprese è pure
la chiesa dell'abbazia di Ferrania, fondata nel secolo X1. Tre ponti di origine
romana sono nel territorio; ruderi di un castello trecentesco sono a Rocchetta e
a Carretto, dove ebbe origine la celebre casata nobiliare. Il polo industriale
di Cairo Montenotte è costituito da tre prevalenti indirizzi produttivi:
cokerie, stabilimenti di prodotti sensibili (materiali fotografici) e di
composti carbochimici. Per la fabbricazione dei prodotti sensibili è sorta, in
località Ferrania, una grande industria, l'unica in Italia, la quale,
ampliandosi, ha occupato anche gli spazi un tempo utilizzati per la produzione
di tannino. Le cokerie funzionano grazie a una linea ferroviaria, te sa tra
Savona e il territorio cairese, che garantisce un costante approvvigionamento;
il quantitativo di coke prodotto è di circa 700 000 t annue: di queste il 25%
viene imbarcato nel porto di Savona e, attraverso il cabotaggio, inviato ad
alimentare industrie siderurgiche nazionali, Le cokerie, inoltre, forniscono gas
a uno stabilimento contiguo, il quale produce ammoniaca, urea e ammine. Lo
sviluppo industriale di Cairo Montenotte ha provocato la riduzione dell'attività
agricola: nelle zone collinari sono ancora praticate le coltivazioni di vite,
cereali e foraggi, l'allevamento del bestiame e la silvicoltura.
Prodotti locali: tartufi, funghi porcini; castagne; salsicce e salami genuini; piatti langaroli e
liguri; liquore Nocino.
Piatti tipici: frittata di ortiche, minestra di ceci. |