Albenga - Palazzo Peloso Cepolla Fondata dai Liguri Ingàuni, durante la seconda guerra punica (III sec. a. C. ), fu alleata di Cartagine contro Roma. Il periodo più florido della città si colloca tra la fine del II e la prima metà del III sec. d. C. Albenga accolse precocemente il messaggio del Cristianesimo: suo primo vescovo fu Quinzio, nel 451. Distrutta dalle invasioni barbariche (sec. V), fu ricostruita nel 415 da Costanzo, e cinta di mura, divenendo anche sede vescovile (451). Conquistata dai Longobardi di Rotari (641), fu sede di Comitato sotto i Franchi (sec. VIII). Compresa nella marca d'Italia (950), fu possesso di Adelaide di Susa e di Bonifacio del Vasto (1091), poi dei marchesi di Clavesana, indipendente dopo il Mille, partecipò alle Crociate e alle lotte per il predominio dei traffici marittimi.
Il monumento
Il quattrocentesco Palazzo Peloso Cipolla si articola attorno a una torre angolare del XIII sec. affaccia tramite il lato principale di sapore cinquecentesco su p.za S. Michele. Dall’atrio, in principio suddiviso in tre entrate simmetriche e caratterizzato da un affresco raffigurante Proculo, si sale al piano superiore con ampi saloni decorati ed arricchiti da busti romani e di gusto rinascimentale, in cui ha sede il Museo Navale Romano. Conserva materiali (I sec. a.C)., la cui provenienza è legata al ritrovamento del relitto di una nave oneraria romana.
Immagini
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