Centro agricolo del versante settentrionale dell'Appennino Ligure, situato alla confluenza del rio Grillero
nella Bormida di Spigno, presso una piana vasta ed irrigua. Fu compreso nella
marca aleramica, come appare dal diploma di concessione di Ottone I (967).
Possesso di Bonifacio del Vasto (1091), nel 1142 fu ereditato dai marchesi Del
Carretto che lo fortificarono, ebbero una propria zecca e nel 1214 si
sottomisero a Genova, conservando l'investitura del feudo, sul quale il vescovo
di Acqui mantenne il privilegio delle decime. Ceduto agli Scarampi nel 1339,
ritornò ai Del Carretto nel 1350 e nel 1419 passò ai marchesi del Monferrato.
Occupato dai Savoia nel 1625, fu annesso al Regno di Sardegna con la pace di
Vienna (1735). Nell'aprile 1796 fu teatro di una battaglia tra gli Austriaci e
le truppe napoleoniche, nel corso della quale morirono oltre quattrocento
civili. Brovida, già ricordato nel secolo XII, appartenne ai Del Carretto di
Sessame, che vi costruirono un castello. Santa Giulia appartenne ai vescovi di
Acqui e ai marchesi Del Carretto di Sessame (secolo XIII), un ramo dei quali ne
assunse il predicato; elevato a baronia, fu feudo dei Moretti di Piana e dei
Bussetti. Al XIII secolo risalgono le rovine del castello medievale situato su
un poggio a nord dell'abitato; ad altri due castelli medievali appartengono
alcuni ruderi posti presso le località di Santa Giulia e di Brovida. La
parrocchiale di Sant'Ambrogio fu eretta verso il 1810 sul luogo di un edificio
preesistente; di origine seicentesca è la chiesa di San Rocco. L'attività
manifatturiera locale fa perno su alcune imprese di vetro-ceramica. Le zone
montuose del territorio comunale sono ricoperte da vigneti, castagneti e
noccioleti; nelle aree pianeggianti si colti vano cereali e foraggi. |