Antico borgo marinaro medievale, di venuto centro climatico e balneare della Riviera, adagiato in un'insenatura tra la punta del Vescovado e il capo omonimo, alla foce
del torrente Luminella. L'abitato, davanti al quale corre la via Aurelia,
al limite con la spiaggia mista di sabbia e ghiaia, conserva torri e
palazzi medievali e la cinta di mura dell'epoca che, a settentrione, sale
all'antico castello. Tosse è sul versante meridionale del Bric delle Rive
(285 m). Il Lamboglia sostenne la presenza in loco di un primitivo
insediamento romano, un pagus, tuttavia il nome la colloca in epoca
bizantina: "Neapolis". In documenti del secolo XI troviamo
"Naboli". Distrutta dai Longobardi (641), fu ricostruita vicino
al mare. Partecipando al la prima crociata (1097), Noli ottenne numerosi
privilegi politici e commerciali da Baldovino, re di Gerusalemme,
divenendo così una potenza marinara. Fu feudo dei Del Vasto, marchesi di
Savona, ma nel 1187 si eresse in Comune autonomo, affrancandosi
completamente dal feudatario Enrico il Guercio nel 1193.L'indipendenza,
sancita con riconoscimento imperiale nello stesso anno, fu concretata con
la costituzione della Repubblica Marinara che, arricchitasi con i traffici
commerciali, difese la propria libertà confederandosi con Genova, con la
quale combattè contro Pisa per il dominio del Tirreno e contro Venezia
per la supremazia dei traffici nel Medio Oriente. Nel 1239 ebbe il titolo
di città e divenne sede di Diocesi. Presso capo Noli, nel marzo 1795, la
flotta inglese sconfisse quella francese e nel 1797 la Repubblica di Noli
subì, insieme a quella di Genova, l'invasione napoleonica. Vi nacque
Antonio da Noli, detto Antoniotto Usodimare (1415-1461), celebre
navigatore. La cattedrale di San Paragorio costituisce uno dei migliori
esempi d'arte romanica in Liguria; risale nelle forme attuali al secolo XI.
Archetti pensili, lesene e maioliche islamiche ornano la facciata
dell'edificio, i fianchi e le absidi; sul lato sinistro vi è un portico
quattrocentesco fiancheggiato da tombe medievali. L'interno, romanico,
conserva un ambone di epoca preromanica (ricostruito) ed un crocifisso ligneo
coevo, una cattedra vescovile in legno (secolo XIII) ed affreschi
trecenteschi. La chiesa romanica di San Paragorio si è sovrapposta, con
il suo lato meridionale, a un edificio d'età tardo imperiale o
altomedievale, a pianta ottagonale: probabilmente un antico battistero. La
parte bassa dell'edificio (e le fondazioni di una costruzione ad esso
adiacente, forse appartenenti a una chiesa affiancata al battistero) sono
ancora visibili, incastrate nella muratura della chiesa medievale. La
cattedrale di San Pietro, costruita nel XIII secolo e rimaneggiata nel
XVII, ha una cattedra vescovile del Cinquecento, un ricco Tesoro, l'altare
maggiore e un pulpito del 1679.L'abitato, caratterizzato dalle numerose
torri comunali in mattoni rossi, conserva, in alcuni quartieri, quasi
intatto il suo antico volto. Al Medioevo risalgono la casa Pagliano con
trifore, bifore e merlature, la casa Repetto con triplice porticato, la
casa Vivaldo, la Torre dei Quattro Canti e la merlata torre del Comune.
All'epoca comunale appartengono anche tratti dell'antica cinta muraria ed
il castello di monte Ursino (secolo XII), con l'alta torre circolare
circondata da mura merlate. Noli, pur essendosi affermata in campo
turistico, rimane un importante centro di pesca (vi operano anche
pescatori giunti in passato dalla Sicilia). Noli possiede un entroterra di grande bellezza, caratterizzato da una flora mediterranea che conserva tipologie di piante e fiori ormai quasi scomparsi. Un patrimonio, quello ambientale, da tutelare e
valorizzare. |