Centro agricolo e di villeggiatura del versante settentrionale dell'Appennino Ligure, situato in una conca alla confluenza delle valli percorse dal rio
Giovo, rio Sbruggia e rio Foresto, tributari del 1'Erro. Fondato dai
Liguri Statielli, nel Medioevo subì le invasioni barbariche e nel 935 fu
quasi distrutto dai Saraceni. Compreso nella marca aleramica e citato nel
diploma di Ottone 1 (967), appartenne a Bonifacio del Vasto (1091), ai Del
Carretto e infine ai marchesi di Ponzone (secolo XII), i quali, nel 1290,
lo vendettero ai Doria. Per la posizione strategica, fu conteso da Genova
e dai Savoia, dalla Spagna e dall'Austria, ma nel 1612 i Do ria lo
vendettero a Genova, sotto la quale ebbe Statuti propri. Occupato dai
Savoia nel 1672 e nel 1747, fu annesso al Regno di Sardegna nel 1815.
Delle fortificazioni erette dai Doria tra il XIV e il XV secolo restano i
ruderi della Bastia Inferiore, su un colle, e della Ba stia Superiore
(torre cilindrica diroccata con pochi tratti delle mura), nei pressi
dell'abitato. La chiesa della Concezione, edificata nel 1584, conserva
nell'interno una scultura seicentesca di P. Navone. Una tela, pure
seicentesca, di G.B. Carlone è nella chiesetta di Sant'Antonio e
un'altra, dello stesso periodo, attribuita a D. Piola, è custodita nella
chiesa di San Rocco, la cui costruzione risale al 1630. Di pochi anni
posteriore è la chiesa di San Sebastiano (1637).La parrocchiale della
Santissima Trinità (1654-1725), preceduta da colonnato, ha nell'interno
affreschi settecenteschi del Bruschetta. La parrocchia le di San Giovanni
Battista è del secolo XI, ma più volte rimaneggiata (tele
cinque-seicentesche, sculture del Seicento, statua del Maragliano e armadi
barocchi).Un gruppo ligneo del Maragliano è nel seicentesco oratorio dei
Disciplinati. Il Museo Perrando conserva reperti archeologici provenienti
dal territorio, una notevole collezione di dipinti (Magnasco, Cambiaso,
Piola, Pellizza da Volpedo e Moncalvo) e una raccolta di ceramiche
savonesi del 1600 e del 1700. Molto attivo il Centro Culturale del
Sassello (biblioteca, teatro e poesia dialettale, pubblicazioni,
manifestazioni diverse). Sul vasto territorio - Sassello costituisce una
delle poche eccezioni in Liguria, dove le dimensioni comunali sono
generalmente assai modeste - consistente è la presenza di boschi, di
pascoli (in parte ancora utilizzati per l'allevamento del bestiame e di
spazi agricoli intensamente coltivati. Alcune iniziative imprenditoriali
(settori della lavorazione del legno, dolciario) hanno contribuito a una
positiva diversificazione dell'economia sassellese.
Prodotti locali: amaretti, salumi, funghi, liquori Amaretto e Amaro di Sassello, patè di lardo. |